Che cos’è la Comunicazione Aumentativa ed Alternativa
Intervista con la libreria “io ci sto”
🕰️ 60 min.
Intervista con Canale 9
🕰️ 12 min.
Intervista con il dott. Ruggiero
🕰️ 6 min.
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La CAA e gli ausili per la comunicazione
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Sara: Servizi per l'Autonomia la Riabilitazione e l'Apprendimento
Augmentative and Alternative Communication (AAC) in italiano Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) è un approccio clinico/educativo/riabilitativo che si rivolge a persone con disabilità verbali e si propone di perseguire l’aumento delle capacità comunicative del bambino o dell’adulto.
"Comunicazione Aumentativa e Alternativa" è il termine usato per descrivere tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la capacità di relazione delle persone per cui la comunicazione verbale, letta e scritta risulta inefficace o assente.
Storicamente nasce per bambini e adolescenti con esiti di cerebrolesioni e si afferma rapidamente grazie alla possibilità che offre a queste persone di comunicare attraverso sequenze di immagini i propri bisogni e desideri comunicativi. Dall’iniziale esperienza sono passati ormai più di trent’anni e in molte nazioni l’AAC rappresenta un approccio e un insieme di strategie importanti anche per persone con disabilità dello sviluppo e cognitive. Inizialmente la comunicazione è alternativa al discorso (alternative to speech) ovvero un sistema in output basato su una comunicazione simbolica attraverso la combinazione di immagini. Quando la comunicazione si serve di più simboli di un codice oppure di immagini, foto e disegni si definisce con il termine Alternative, ovvero alternativo al linguaggio nella sua forma sonora. I soggetti che riescono ad accedere a questo sistema riescono anche ad usarlo in comprensione (lettura di simboli).
Per la maggior parte delle persone con disabilità verbale, invece, si può costruire un modello operativo basato in input (in comprensione) su una comunicazione visiva e uditiva (Comunicazione Aumentativa).
Altre persone possono presentare capacità di lettura e scrittura ma non essere in grado per diverse ragioni di scrivere, questi soggetti necessitano di incrementare (Augmentative) le loro possibilità comunicative attraverso l’utilizzo di Tecnologie Assistive.
Altri ancora possono voler comunicare qualcosa ma non sapere come fare, oppure ricevono informazioni ma non sono in grado di decodificarle in maniera esaustiva. In questi casi la mediazione dell’interlocutore diventa di fondamentale importanza nell’attribuzione di significato corretto ai comportamenti non verbali, seppur non convenzionali, e nel rendere quanto più possibile prevedibili e riconoscibili eventi e situazioni (Augmentative).
La formazione in tale ambito degli operatori socio-sanitari e della scuola è fondamentale per affrontare le problematiche di chi è impossibilitato a comunicare.
"Comunicazione Aumentativa e Alternativa" è il termine usato per descrivere tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la capacità di relazione delle persone per cui la comunicazione verbale, letta e scritta risulta inefficace o assente.
Storicamente nasce per bambini e adolescenti con esiti di cerebrolesioni e si afferma rapidamente grazie alla possibilità che offre a queste persone di comunicare attraverso sequenze di immagini i propri bisogni e desideri comunicativi. Dall’iniziale esperienza sono passati ormai più di trent’anni e in molte nazioni l’AAC rappresenta un approccio e un insieme di strategie importanti anche per persone con disabilità dello sviluppo e cognitive. Inizialmente la comunicazione è alternativa al discorso (alternative to speech) ovvero un sistema in output basato su una comunicazione simbolica attraverso la combinazione di immagini. Quando la comunicazione si serve di più simboli di un codice oppure di immagini, foto e disegni si definisce con il termine Alternative, ovvero alternativo al linguaggio nella sua forma sonora. I soggetti che riescono ad accedere a questo sistema riescono anche ad usarlo in comprensione (lettura di simboli).
Per la maggior parte delle persone con disabilità verbale, invece, si può costruire un modello operativo basato in input (in comprensione) su una comunicazione visiva e uditiva (Comunicazione Aumentativa).
Altre persone possono presentare capacità di lettura e scrittura ma non essere in grado per diverse ragioni di scrivere, questi soggetti necessitano di incrementare (Augmentative) le loro possibilità comunicative attraverso l’utilizzo di Tecnologie Assistive.
Altri ancora possono voler comunicare qualcosa ma non sapere come fare, oppure ricevono informazioni ma non sono in grado di decodificarle in maniera esaustiva. In questi casi la mediazione dell’interlocutore diventa di fondamentale importanza nell’attribuzione di significato corretto ai comportamenti non verbali, seppur non convenzionali, e nel rendere quanto più possibile prevedibili e riconoscibili eventi e situazioni (Augmentative).
La formazione in tale ambito degli operatori socio-sanitari e della scuola è fondamentale per affrontare le problematiche di chi è impossibilitato a comunicare.
Le pagine della sessione UTILITA' contengono:
- esempi di applicazione di CAA con idee e materiale per facilitare la comunicazione delle persone con bisogni comunicativi complessi,
- alcune lezioni tenute ai corsi.
- esempi di applicazione di CAA con idee e materiale per facilitare la comunicazione delle persone con bisogni comunicativi complessi,
- alcune lezioni tenute ai corsi.
LINK UTILI:
SARA di Marco Gagliotta
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